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Carta dei servizi
Preparazione agli esami
Di seguito indichiamo dei suggerimenti utili per la preparazione del paziente ai principali esami:
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Prelievo di sangue venoso
- PRELIEVO DI SANGUE VENOSO
Per la maggior parte degli esami di laboratorio è opportuno, che al momento del prelievo, il paziente sia riposato e digiuno da 8-10 ore. L’ora più indicata per il prelievo è al mattino quando l’utente è digiuno e riposato dalla sera precedente. Il sangue venoso viene generalmente prelevato dalle vene della regione anteriore dell'avambraccio dopo aver prodotto una modica stasi stingendo il braccio con un laccio emostatico.
E’ opportuno che la stasi così prodotta non sia prolungata e, in certi casi, è meglio procedere al prelievo senza stasi. Prima del prelievo si disinfetta la cute con bialcool e, quindi, dopo aver stretto il braccio con il laccio di gomma, si introduce l’ago in vena. Una volta prelevata la quantità di sangue necessaria, si toglie il laccio e si trasferisce il sangue nelle provette (distinguendo: siero, plasma, sangue intero, ecc.) precedentemente etichettate dal prelevatore stesso o da personale di supporto in sala prelievi.
Si procede così: si toglie l’ago dalla siringa, utilizzando il raccogli aghi, e poi si introduce il sangue nelle provette identificate facendolo scorrere lentamente lungo le pareti per evitare che si formi schiuma, con conseguente trauma per la parte corpuscolata e per alcune componenti enzimatiche; la schiuma può essere causa di errore. Durante il prelievo, il paziente deve assumere una posizione comoda, con la schiena appoggiata ed il braccio ben disteso, in posizione rilassata. Qualora il prelievo debba essere effettuato a persona particolarmente sensibile, è opportuno eseguirlo tenendo il paziente in posizione supina.
I campioni di sangue, una volta prelevati, pervengono nella sala pretrattamento campioni del Laboratorio, utilizzando gli appositi montacarichi presenti nelle sale prelievi.
TRATTAMENTO DEL SANGUE PRIMA DELLE ANALISI Molti analiti vengono determinati utilizzando il siero o plasma opportunamente preparato: a) per ottenere il siero: il sangue appena prelevato viene messo in una provetta con gel separatore e lasciato a temperatura ambiente per circa ½ ora. Dopo si centrifuga a 3.000 giri per 5-10 minuti e il siero viene separato dalla parte corpuscolata per evitare che alcuni analiti possano subire alterazione o arricchimenti; b) per ottenere il plasma: il sangue deve essere mescolato delicatamente con anticoagulanti solidi o liquidi (EDTA, Eparina, Citrato di Sodio, Sodio Eparinato) in giusta proporzione e successivamente centrifugato a 3.000 giri per 5-10 minuti. Il plasma deve essere separato dalla parte corpuscolata per evitare alterazioni. Per alcuni analiti occorre utilizzare metodi diversi: a) determinazione dell’ammoniemia. Il sangue intero con EDTA deve essere immediatamente analizzato per evitare interferenze con l’azoto atmosferico e se non è possibile deve essere conservato in bagno acqua-ghiaccio in attesa di essere analizzato al più presto; b) determinazione della Renina diretta. Il paziente a seconda della prescrizione medica deve essere supino o in posizione orto. c) determinazione dell’aldosterone: il paziente deve essere supino o in posizione orto. La determinazione viene effettuata su siero. d) determinazione ACTH: il sangue con EDTA deve essere immediatamente centrifugato a 4°C e il plasma congelato a –4°C. Prima di effettuare il prelievo il paziente viene fatto riposare per almeno 15 minuti. Una tecnica a parte è rappresentata dallo striscio del sangue per il quale è necessaria una opportuna colorazione e quindi l’osservazione microscopica. Uno striscio male eseguito o mal colorato non offre alcuna garanzia per una corretta valutazione morfologica dei vari elementi corpuscolati del sangue. L’esame si esegue su comuni vetrini portaoggetti sgrassati. Il vetrino portaoggetti con il quale si procede allo striscio della goccia di sangue appena prelevato, deve avere i bordi molati e deve essere di larghezza inferiore rispetto agli altri vetrini. Si deposita, al centro del vetrino, una goccia di sangue avendo cura di essere appoggiati su di un piano orizzontale e tenuto fermo ad una estremità tra l’indice ed il pollice della mano sinistra, si sposta in avanti con movimento rapido, deciso ed uniforme mantenendo la stessa inclinazione. E’ buona norma eseguire per ogni singolo esame, più di uno striscio di sangue a diverso spessore. Eseguito lo striscio, si lascia seccare all’aria, aspettando che si asciughi prima di procedere alla colorazione. Uno striscio ben eseguito presenta una distribuzione uniforme e regolare del sangue il cui spessore si attenua gradatamente dall’inizio (testa) alla fine (coda).
- PRELIEVO DI SANGUE VENOSO
Per la maggior parte degli esami di laboratorio è opportuno, che al momento del prelievo, il paziente sia riposato e digiuno da 8-10 ore. L’ora più indicata per il prelievo è al mattino quando l’utente è digiuno e riposato dalla sera precedente. Il sangue venoso viene generalmente prelevato dalle vene della regione anteriore dell'avambraccio dopo aver prodotto una modica stasi stingendo il braccio con un laccio emostatico.
E’ opportuno che la stasi così prodotta non sia prolungata e, in certi casi, è meglio procedere al prelievo senza stasi. Prima del prelievo si disinfetta la cute con bialcool e, quindi, dopo aver stretto il braccio con il laccio di gomma, si introduce l’ago in vena. Una volta prelevata la quantità di sangue necessaria, si toglie il laccio e si trasferisce il sangue nelle provette (distinguendo: siero, plasma, sangue intero, ecc.) precedentemente etichettate dal prelevatore stesso o da personale di supporto in sala prelievi.
Si procede così: si toglie l’ago dalla siringa, utilizzando il raccogli aghi, e poi si introduce il sangue nelle provette identificate facendolo scorrere lentamente lungo le pareti per evitare che si formi schiuma, con conseguente trauma per la parte corpuscolata e per alcune componenti enzimatiche; la schiuma può essere causa di errore. Durante il prelievo, il paziente deve assumere una posizione comoda, con la schiena appoggiata ed il braccio ben disteso, in posizione rilassata. Qualora il prelievo debba essere effettuato a persona particolarmente sensibile, è opportuno eseguirlo tenendo il paziente in posizione supina.
I campioni di sangue, una volta prelevati, pervengono nella sala pretrattamento campioni del Laboratorio, utilizzando gli appositi montacarichi presenti nelle sale prelievi.
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Analisi delle feci
- ANALISI DELLE FECI
Si fanno raccogliere le feci dal paziente direttamente in un recipiente sterile.
Gli esami che si eseguono su questi campione sono: esame parassitologico, chimico-fisico, ricerca sangue occulto. Quest’ultimo esame si esegue su Card contenente un indicatore che vira al colore viola in caso di positività e quindi di presenza di sangue.
Per eseguire questo esame è necessario che il paziente segua, nei tre giorni precedenti, una dieta priva di alcuni alimenti che potrebbero incidere negativamente sul risultato quali: rape, carni in genere, vitamine C e non deve usare lo spazzolino se già sanguinano le gengive.
Altro esame importante è la coprocoltura che viene eseguito in due tempi: il campione, dalla raccolta fino al momento dell’esame, va conservato a 2-4°C per impedire la moltiplicazione batterica, successivamente viene messo in arricchimento in brodo selenite per 3-4 ore usando un tamponcino sterile per il prelievo dello stesso.
Trascorso questo tempo il tampone, contenente il materiale in esame, viene seminato su un terreno specifico (SS) per la ricerca della Salmonella con successiva identificazione.
RICERCA SANGUE OCCULTO NELLE FECI Si raccomanda una dieta priva di carne per 3 giorni precedenti il test e per tutto il periodo del test. Evitare, inoltre, l’assunzione di alimenti come: rape, rafano e tutto ciò che contiene vitamina C (pomodori crudi, agrumi e cipolle crude). Evitare l’uso dello spazzolino per denti, dei lassativi ed interrompere l’assunzione di preparati a base di ferro. Diete suggerite durante il test Verdure: crude o cotte, specialmente lattughe, spinaci e cereali. Frutta: prugna, uva, susine e mele. Arachidi: quantità moderata. Pop-corn: quantità moderata. Tale dieta aiuta a ridurre il numero del falsi positivi e nello stesso tempo fornisce cellulosa che aiuta a scoprire lesioni nascoste che possono sanguinare solo intermittentemente. In alternativa è possibile eseguire la ricerca del sangue occulto nelle feci, osservando una dieta libera ma evitando l’uso dello spazzolino e di lassativi. E’ opportuno che i pazienti vengano informati di questa possibilità, perché il laboratorio esegue un test specifico per la ricerca dell’emoglobina umana.
- ANALISI DELLE FECI
Si fanno raccogliere le feci dal paziente direttamente in un recipiente sterile.
Gli esami che si eseguono su questi campione sono: esame parassitologico, chimico-fisico, ricerca sangue occulto. Quest’ultimo esame si esegue su Card contenente un indicatore che vira al colore viola in caso di positività e quindi di presenza di sangue.
Per eseguire questo esame è necessario che il paziente segua, nei tre giorni precedenti, una dieta priva di alcuni alimenti che potrebbero incidere negativamente sul risultato quali: rape, carni in genere, vitamine C e non deve usare lo spazzolino se già sanguinano le gengive.
Altro esame importante è la coprocoltura che viene eseguito in due tempi: il campione, dalla raccolta fino al momento dell’esame, va conservato a 2-4°C per impedire la moltiplicazione batterica, successivamente viene messo in arricchimento in brodo selenite per 3-4 ore usando un tamponcino sterile per il prelievo dello stesso.
Trascorso questo tempo il tampone, contenente il materiale in esame, viene seminato su un terreno specifico (SS) per la ricerca della Salmonella con successiva identificazione.
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Analisi delle urine
- ANALISI DELLE URINE Per gli esami sulle urine, è sufficiente disporre di un campione delle prime urine della mattina prelevate dopo un’accurata igiene locale dei genitali. Le provette utilizzate per l’esame delle urine vengono sistemate in numero crescente numerico, agitate delicatamente per inversione e si predispone lo strumento SUPER AUTION ANALEZER per la lettura delle strisce delle urine. Lo strumento viene programmato in sequenza dal computer centrale che eseguirà la lettura degli stick precedentemente imbevuta nella provetta dalla stessa macchina; la lettura è colorimetrica. Il peso specifico è determinato dalla stessa macchina Le provette, contenenti il materiale da esaminare vengono, centrifugate a 2.000 giri per 7-8 minuti e successivamente si scarta il surnatante e si esegue la lettura del sedimento al micrscopio. Per l’urinocoltura è preferibile eseguire la raccolta con la tecnica “a metà minzione”: dopo accurata pulizia dei genitali esterni con acqua e sapone, si scarta il primo getto di urina facendo poi urinare direttamente in un recipiente sterile la seconda parte della minzione. In tal modo si evitano falsi positivi. L’esame dell’urinocoltura non può essere eseguito se il paziente è in terapia con antibiotici o ha terminato la stessa da meno di 4/5 giorni in quanto l’esito dell’esame non sarebbe attendibile. E’ auspicabile che il campione di urine sia raccolto almeno 2 ore dopo l’ultimo minzione. Il campione deve essere portato in laboratorio entro 1, massimo 2 ore. L’esame deve essere posto subito in coltura. Le urinocolture vengono seminate su terreni idonei. Le piastre vengono numerate ed incubate a 37°C per 24 ore. Il giorno successivo si procede alla identificazione ed eventualmente all’antibiogramma, usando idonea strumentazione automatica, oppure secondo il metodo Kirby Bauer. Per l’urina delle 24 ore, si raccolgono le urine in un recipiente sterile di circa 2 litri di capacità, a partire dalla mattina scartando le prime urine e raccogliendo tutte quelle nell’arco della giornata fino a quelle del mattino successive comprese, avendo cura di conservarle a temperatura compresa tra i 2 e 4°C. Queste urine vengono usate, di solito, per la ricerca di calciuria, fosfaturia, natriuria, kaliuria, proteinuria, ecc. Alcune determinazioni su urine delle 24 ore necessitano di un conservante .
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Tamponi
- TAMPONE OROFARINGEO i prelievi orofaringei si eseguono con tampone sotto il controllo visivo con l’aiuto della bassa lingua. In assenza di lesioni visive il tampone viene fatto passare nella parete posteriore del rinofaringe, specialmente all’altezza delle cripte tonsillari. Il tampone faringeo viene eseguito con un tampone sterile e successivamente inserito in un terreno conservativo e seminato su piastre opportune. Le colonie sviluppate vengono successivamente identificate. E’ opportuno che il paziente non abbia assunto cibi o bevande da almeno 2 ore e che non sia in terapia antibiotica. TAMPONE CUTANEO si esegue su cute con un tamponcino. Generalmente il tampone cutaneo si esegue specificatamente su pustole infette o similari esercitando una leggera pressione per raccogliere una parte del materiale infetto e per poi seminarlo come per il tampone faringeo su piastre opportune. Terminata la semina, i terreni vanno incubati per 24-48 ore a 37°C, le colonie sviluppate vanno poi identificate. TAMPONE AURICOLARE si esegue nella prima parte del condotto uditivo, avendo cura di non esercitare una pressione eccessiva durante il prelievo. Il materiale viene raccolto con un tampone sterile e seminato su terreni di coltura opportuni. L’incubazione avviene a 37°C per 24-48 ore, le colonie sviluppate vanno poi identificate. TAMPONE LACRIMALE si esegue su campione di liquido lacrimale raccolto con tampone sterile dall’occhio interessato. La semina viene effettuata su terreni opportuni. L’incubazione avviene a 37°C per 24-48 ore, le colonie sviluppate vanno poi identificate. TAMPONE NASALE si esegue con tampone sterile. La semina viene effettuata su terreni opportuni. L’incubazione avviene a 37°C per 24-48 ore, le colonie sviluppate vanno poi identificate. TAMPONE URETRALE il prelievo di secreto uretrale, è di facile esecuzione. Dopo il lavaggio della regione con acqua e sapone , si raccoglie con un tampone sterile il secreto ottenuto mediante compressione digitale dell’uretra anteriore prima della minzione La semina del campione viene eseguita subito sui terreni opportuni tenendo conto della fragilità di alcuni batteri. TAMPONE CERVICALE il prelievo dal collo dell’utero, si esegue dopo aver applicato lo speculum a valve, pulendo accuratamente il collo con cotone sterile ed asportando, eventualmente, il tappo mucoso. Il tampone sterile viene allora introdotto nel lume del collo per 0,5 – 1 cm e successivamente estratto evitando ogni contatto con la parete vaginale. Nella vulvo vaginite delle bambine, le secrezioni vaginali si prelevano con tampone sterile nella parte esterna. Il tampone vaginale con tampone sterile viene introdotto in vagina, evitando contaminazioni esterne Eseguito il prelievo, il tampone viene seminato su terreni opportuni, le eventuali colonie vengono poi identificate. TAMPONE LINGUALE è preferibile eseguire il tampone quando il paziente è a digiuno. Il campione va seminato su opportuni terreni a 37°C per 24-48 ore, le colonie sviluppate vanno poi identificate. TAMPONE CONGIUNTIVALE il prelievo viene effettuato sulla congiuntiva, avendo cura di non esercitare eccessiva pressione sul bulbo oculare. Il campione viene seminato su terreni opportuni a 37°C per 24-48 ore, le colonie sviluppate vanno poi identificate. Da tutti i tamponi vengono preparati i vetrini e successivamente colorati con colorazioni di Gram, Zhiel-Nilsen, ecc.
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Curva da carico orale di glucosio
- Dopo il prelievo base somministrare 0,75 g di glucosio per kg di peso corporeo. Si utilizzano soluzioni pronte in commercio. Precauzioni: prima di somministrare glucosio chiedere al paziente se è diabetico; se non lo sa effettuare una glicemia basale prima della somministrazione.
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Test del TRH per TSH o per la prolattina
- Valutata la situazione clinica del paziente, si effettua un prelievo basale e immediatamente dopo si somministrano 2 mg di trh lentamente in vena. Si eseguono successivamente prelievi seriali, secondo la richiesta medica.
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Dosaggio prolattina
- Il prelievo va eseguito in mattinata su paziente che si è riposato per circa 15 minuti e che si sia alzato da almeno 2 – 3 ore.